Vocabolario Dantesco Latino
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NOTA:
Hapax dantesco assoluto. Si tratta di un composto di semi-, prefisso di origine greca, e latius, che significa ‘italiano’, vd. latius in VDL e cfr. Uguccione, H 13, 9 (s.v. hemis): «Item ab hemis, subtracta aspiratione et pro ea posita s, dicitur apud Latinos hic et hec et hoc semis indeclinabile, idest dimidius -a -um» (DaMA).
Il vulgare semilatium è il volgare «quod sit totius sinistre Ytalie proprium» che, con il suo speculare dell’Italia di destra, costituisce il penultimo passo che porta a dimostrare l’esistenza del vulgare latium, cioè comune a tutta la penisola (vd. latius e le voci correlate Latium, Latii, Latialis, Latini, latinus in VDL e la voce latino in ED; su questa famiglia linguistica cfr. da ultimo Vagnoni, Spigolature, pp. 257-262). Per quanto il procedimento della reductio ad unum sia chiaramente astratto, è empirica la divisione dell’Italia lungo il crinale dell’Appennino tosco-emiliano-romagnolo: il volgare proprio della parte sinistra dell’Italia sarà l’insieme dato dai volgari settentrionali, distinti da quelli centro-meridionali (vd. Tavoni De vulg., pp. 1357-1358); oppure corrisponderà all’aspetto complessivo di varie scriptae del corridoio adriatico, opposte a quelle del corridoio tirrenico, con riferimento ai flussi di poesia lirica volgare dal Sud alla Toscana e all’Italia settentrionale (vd. Tesi, Lingua, pp. 173-224).