Vocabolario Dantesco Latino
www.vocabolariodantescolatino.it
Ep. 2
Mon. 9
successor, Ep. V 30; VII 5; Mon. III iii 7; III vi 6; III vii 5; III viii 3 [2 v.]; III viii 11
successorem, Mon. III i 5; III viii 2; III ix 1
Balbi (s.v. succedo): (…) successor -soris dicitur qui locum precedencium occupat (Mirabile).
NOTA:
Il termine, nel lat. class. e mediev. indica colui che subentra a un'altra persona in una carica (vd. es. Forcellini s.v. successor e DMLBS s.v. successor).
D. utilizza la parola quasi esclusivamente nella composizione del nesso successor Petri (o Petri successor); l’unica eccezione è rappresentata da Ep. VII 5, dove compare la definizione di imperatore come «Caesaris et Augusti successor». Il nesso latino successor Petri, inoltre, compare anche in Purg. XIX 99, dove papa Adriano risponde a D. personaggio «scias quod ego fui successor Petri» (vd. successor in ED).
Petri successor e successor Petri nel lat. mediev. sono abbastanza comuni; al contrario, l’associazione di successor ad Augusto e Cesare a indicare la figura dell’imperatore è piuttosto rara: il nesso dantesco «Caesaris et Augusti successor», infatti, non sembra att. altrove, mentre successor Augusti compare solo in Eccheardo d’Aura, Chronicon, e Caesaris successor è presente solo in Bernardo di Clairvaux, Epist. de moribus.