Vocabolario Dantesco Latino
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NOTA:
Hapax dantesco assoluto. L’agg. ytalius, denominale da Ytalia, ricorre due volte nel De vulgari eloquentia come attributo di silva ed è lezione tràdita compattamente, in entrambi i luoghi, da tutti i codici (I xv 1 e I xviii 1 «ytalia silva»). È possibile intravedere una reminiscenza virgiliana di Aen. VII 776 «silvis Italis», anche se in Virgilio l’agg. è italus e non italius. Allo stato attuale delle conoscenze, l’agg. italius/ytalius non risulta altrove att., né in opere letterarie, né nelle opere dei principali lessicografi mediolat., dove sono registrati solamente gli agg. italicus e italus. Per questo motivo, la lezione tràdita è stata corretta dai primi editori critici (Rajna 1896, Bertalot 1917, Marigo 1938) in ytala (Moore 1894 aveva invece corretto in Italica). Nel 1946 Pellegrini De vulgari, p. 8 propose di restituire la lezione dei codici, affermando che l’agg. è già att. in Virgilio, ma come notano i moderni editori (Tavoni e Fenzi), in Virgilio non ricorre nessun agg. italius. La lezione tràdita è stata poi accettata da Mengaldo, Tavoni (ma con qualche riserva, per cui vd. Tavoni De vulg., p. 1309: «Mantengo prudenzialmente, dato che è di tutti e tre i manoscritti in entrambi i luoghi, sospendendo il giudizio, la lezione ytalia, proposta da Pellegrini 1946 [...] e accettata da Mengaldo 1968. Ma la motivazione di Pellegrini [...] non vale: non esiste nessun aggettivo italius in Virgilio, né in Uguccione, né in altri vocabolari mediolatini a me noti») e in ultimo da Fenzi (che propone anche di interpretare il sintagma «ytalia silva» come «la selva Italia», p. CX), perché ytalius potrebbe configurarsi come una neoformazione di conio dantesco per analogia con l’aggettivo latius da Latium, anch’esso impiegato nel trattato (vd. latius in VDL).
Sulla famiglia linguistica originatasi dal coronimo Ytalia nel lat. dantesco, vd. le voci Ytalia (a cui si rinvia anche per la questione della grafia lemma con y iniziale), Ytali, ytalus in VDL e Vagnoni, Spigolature, pp. 252-255.