Vocabolario Dantesco Latino
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NOTA:
Hapax nel lat. dantesco; agg. composto dal sost. pestis + il suffisso -fer, da fero, impiegato come secondo elemento di agg. composti denotanti ‘colui che porta o che produce’ (cfr. Stotz VI 142 per i composti con suffisso -fer nel Medioevo): pestifer, dunque, indica propriamente l’azione di pestem adferre e si ritrova spesso utilizzato in ambito medico come termine tecnico in relazione a malattie o affezioni del corpo (cfr. ThLL s.v. pestifer II B 2: «de ipsis morbis vel de affectionibus corporis sim.»), ma ricorre anche con valore generico per indicare qualcosa di rovinoso e funesto. Il lemma è inoltre impiegato nella latinità come attributo specifico di animali velenosi, reali o mitologici e biblici, associato perlopiù a serpenti (cfr. ThLL s.v. perstifer I C 2 a-b e vd. Corrispondenze): in Ep. VII 20 infatti pestifer è impiegato come attributo del mostro mitologico dell’Idra, serpente marino molto velenoso dotato di 9 teste che ricrescono se tagliate (vd. hydra in VDL). In Ep. VII 20 l'Idra è Firenze, che viene paragonata a un mostro velenoso e pestilenziale; l'immagine dell'hydra pestifera è ripresa nello stesso paragrafo dalla variatio «pestilens animal» (vd. pestilens in VDL).