Vocabolario Dantesco Latino
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abmotimque, De vulg. I ix 10
NOTA:
Hapax dantesco assoluto, lezione di tutti i mss. (vd. Tavoni De vulg., p. 1226). Deverbale da amoveo con l'aggiunta del suffisso avverbiale -tim (cfr. Stotz VI 109) e con ipercorrettismo grafico del prefisso ab- in luogo di a- (cfr. anche abvius in VDL), probabilmente coniato per analogia con gli avverbi admotim, remotim e semotim, att. a partire dal lat. tardo e registrati da Uguccione come derivati dei composti del v. moveo: «Item moveo componitur admoveo -es, idest advicinare, adiungere, unde admotim, idest advicinatim, adiunctim; amoveo -es, removere, avertere, absentare, separare […] removeo -es, unde remotus -a -um nomen, et comparatur, unde remote vel remotim, idest separatim […] Item moveo componitur semoveo -es, seorsum movere, separare, unde semotim, idest separatim» (M 141, 31, 35 e 47, s.v. moveo). L’avv. abmotim è inserito nel Glossario di Marigo come voce di uso non accertato (cfr. Marigo De vulg., p. 319): nella latinità prima e dopo Dante non si rilevano infatti occorrenze né di abmotim, né di un'eventuale forma *amotim.