Vocabolario Dantesco Latino
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Mon. 2
irrefragabilibus, Mon. I xvi 5
irrefragabilis, Mon. III ii 2
Uguccione, F 87, 10 (s.v. frango): (...) irrefragabilis -le, invincibilis, cui resisti vel instari non potest (DaMA).
Balbi (s.v. irrefragabilis) = Uguccione (Mirabile).
NOTA:
L’agg., derivato deverbale da refragari (a sua volta derivato da frangere) con l’aggiunta del suffisso negativo in-, è att. a partire dall’età tardoant. con il signif. di «cui obsisti non potest» (vd. ThLL s.v. irrefragabilis).
Nel lat. mediev. l’agg. – che compare anche nella grafia inrefragabilis – è impiegato talvolta, specialmente in contesti latamente connessi alla sfera lessicale della filosofia (cfr. le occorrenze di Mon.; la definizione proposta tiene conto delle proposte dei diversi traduttori), con una sfumatura semantica specifica che lo rende accostabile agli agg. italiani 'incontestabile' e 'inconfutabile'; a questo proposito si può sottolineare il fatto che la traduzione della parola proposta da Sanguineti Mon. I xvi 5 pare non del tutto adeguata al contesto: irrefragabilis, infatti, è reso come 'insuperabile', laddove sarebbe meglio definire le rationes 'inconfutabili'.
Dalle informazioni che emergono dalla consultazione delle banche dati, pare che i nessi ratio irrefragabilis e veritas irrefragabilis (impiegati da D.) siano caratteristici del lat. del basso med. (cfr. Corrispondenze): l’unica att. altomedievale di ratio irrefragabilis, infatti, risulta essere Vitaliano, papa, Epist. 10 «Nos vero vestrae petitioni annuentes, quia congruit pastorali sollicitudine, circa ecclesias Dei quae a priscis temporibus ab hac apostolica sede statuta intelligimus, irrefragabili ratione volumus, ut sicut a nobis et a nostris successoribus perpetua stabilitate muniantur» (CC).