Vocabolario Dantesco Latino
www.vocabolariodantescolatino.it
auctorizandi, Mon. III xiv 1; III xv 1; III xv 9
auctorizando, Mon. III xiv 5
auctorizare, Mon. III vii 7
auctorizatus, Mon. III xiv 5
NOTA:
Il termine non appartiene al lat. class., dove non se ne registrano att., ed è anzi tipicamente bassomedievale (la variante auctoriso appare puramente grafica, ma ovviamente la possibilità di valutarla dipende dalla qualità delle edd. disponibili). Il vocabolo ha un preciso campo di utilizzo nel lessico della burocrazia e della giurisprudenza (maggiormente in testi di carattere tecnico, quali leges, diplomata e chronicae), frequente sia nel signif. più ristretto di 'consentire, dare l’autorizzazione', sia in quello dantesco di 'attribuire legittimità' a una carica, oppure (più frequentemente) a un documento, un rito o un’usanza. Quest'ultima accezione infatti è assai documentata in autori di poco posteriori a D., che tuttavia si muovono in un analogo contesto di dibattito sulle autorità e i poteri: Dietrich von Nieheim, Viridarium (p. 22) a papatu deponitur et vir venerabilis Leo papa VIII ei surrogatur auctorizante Ottone I (MGH); Giovanni Wyclif, De ecclesia, 18 Z Nec minus blasphemum est dicere quod nulla est iusta ablacio, collacio vel alia operacio ecclesie nisi auctorizetur ab ipso [scil. papa], quia antequam ipse habuerit primatum huiusmodi, erant multe operaciones ecclesie satis iuste (LLT); Giovanni Wyclif, Sermones, I 9 nostri autem pape nedum permittunt sed auctorizant sectas divites a pauperioribus mendicare (LLT). Vd. anche DMLBS s.v. auctorizare, «to authorize, invest with authority»).