Vocabolario Dantesco Latino
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NOTA:
Hapax nel lat. dantesco. L'agg. non è att. nel lat. class. e tardoant., ma trova la sua origine nel lat. mediev. come derivato deverbale da agere e con il signif., specialmente in ambito scolastico, di 'fattibile, oggetto d'azione' (vd. es. Blaise Mediev. s.v. agibilis 3, da cui dipende la Def. proposta). L'agg., però, può valere anche 'rapido, veloce' (vd. Blaise Mediev. s.v. agibilis 1) e, sostantivato al neutro plurale, indica gli affari (vd. Blaise Mediev. s.v. agibilis 2).
D. ricorre al termine una sola volta e in funzione sostantivata e con il valore tecnico scolastico individuato in Mon. I iii 10; qui gli agibilia compaiono in opposizione ai factibilia, distinguendo «nel campo di ciò che esiste e che può essere investigato da una determinata scienza, fra ciò che si compie attraverso un’azione (ciò che Dante chiama agibile e che può essere equiparato all’operabile) e ciò che è prodotto dall’azione stessa (ciò che Dante chiama factibile)» (Chiesa-Tabarroni Mon., p. 21, n. ad loc.).