Vocabolario Dantesco Latino
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Eg. 1
odori, Eg. IV 13
Isid. Orig. IV xii 1: Odor vocatus ab aere (Mirabile).
Papias (s.v. odor): Odor dictus ab aere. Nam quid est odos nisi aer contactus (Mirabile).
Uguccione, O 10, 1 (s.v. odor): Hic odor -ris dicitur a greco: Greci enim dicunt ozein olere vel odor, et inde nos dicimus odor, mutantes z in d. Vel dicitur odor ab aere quia tactu aeris sentitur, et dicitur odor proprie de bono (DaMA).
Balbi (s.v. odor) = Uguccione (Mirabile).
NOTA:
Hapax nel lat. dantesco, il sost. ricorre all’interno della perifrasi di Eg. IV 13 «fronde soporifero ... odori», con cui è definito il papavero mediante il richiamo al suo “profumo soporifero” (vd. frons, soporifer in VDL). Il termine è precedentemente att. nella bucolica class. e mediolatina, a partire da Verg. Ecl. II 55, dove è impiegato in rif. ai profumi di mirto e alloro tra loro frammisti («suavis miscetis odores»); la medesima associazione delle due specie botaniche, con richiamo al loro profumo, torna in Nemes. II 46-49.
Il sost. è utilizzato anche da Giovanni del Virgilio nell’egloga a Dante, nell’ambito della descrizione paesaggistica del bucolico Menalo (Eg. III 18): «quo vocalis odor per Menala celsa profusus / balsamat auditus et lac distillat in ora» (Poeti d’Italia), e torna nella bucolica di Petrarca e Boccaccio: cfr. ad es. Petrarca, Buc. II 95 «Spiritus alter erit ventis, color alter in herbis, / floribus alter odor» (Poeti d’Italia); III 13 «sic celum late insolito complebat odore» (Poeti d’Italia); Boccaccio, Bucc. XI 151 «tum varios pratis circum diffundere odores» (Poeti d’Italia); XIV 35 «Non sentis odores / insolitos silvis?» (Poeti d’Italia).
Il corrispondente volgare odore ricorre più volte nella Commedia e in Conv. IV, spesso nella medesima accezione di “profumo” registrata nel lat. dantesco e in rif. all’odore dei fiori: così in Purg. VII 80 «natura... / di soavità di mille odori / vi facea uno incognito e indistinto» e in Par. XXX 67 «poi, come inebrïate da li odori, / riprofondavan sé nel miro gurge»; ancora, di odore rose si tratta in Conv. IV xxvii 4; 7 e di pomo in Purg. XXII 34 «l’odor d’un pomo»; 68 «l’odor ch’esce del pomo» (vd. odore in VD, anche per le altre att. del termine).