Vocabolario Dantesco Latino
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NOTA:
Hapax nel lat. dantesco; neologismo mediev. lessicale, comune nella prosa storico-cronachistica e nelle fonti documentarie, con il signif. tecnico di «mandatum, constitutio, statutum» (Du Cange s.v. ordinamentum): nelle sentenze riguardanti D. del 27 gennaio 1302 e del 10 marzo 1302, le pene sono comminate «secundum formam iuris, statutorum comunis et populi civitatis Florentie, ordinamentorum iustitie, reformationum» e «secundum iura, statuta et ordinamenta comunis et populi civitatis Florentie» (vd. Corrispondenze e Codice Diplomatico Dantesco, documenti n. 134 e 135, pp. 212-220).
In Ep. XII 4 probabilmente D. fa rif. all’amnistia del Comune di Firenze del maggio 1315, con cui si riammettevano in città alcuni condannati politici. L’ordinamento non è conservato, ma il suo contenuto si può ricostruire grazie a due successivi provvedimenti del vicario angioino Ranieri Zaccaria d’Orvieto del 15 ottobre e del 6 novembre 1315, nei quali venivano rinnovati la condanna capitale e l’esilio per coloro che non si erano sottomessi alle condizioni dell’indulto (cfr. Barbi, Problemi, I p. 55, con cui concordano i recenti commentatori dell'ep., e Codice Diplomatico Dantesco, documenti n. 171 e 172, pp. 308-313), e da quanto lo stesso D. afferma in Ep. XII: l'ordinamentum super absolutione bannitorum cui l'autore fa rif. prevedeva il pagamento di una somma di denaro e la cerimonia dell'oblatio. D. fu incluso in questa amnistia, ma rifiutò di esserne beneficiario a causa della condizioni infamanti, come si legge nell'Ep.: «Non est hec via redeundi ad patriam; sed si alia per vos ante, deinde per alios invenitur que fame Dantisque honori non deroget, illam non lentis passibus acceptabo; quod si per nullam talem Florentia introitur, nunquam Florentiam introibo» (vd. anche absolutio, absolvo, oblatio in VDL).
Nel volg. dantesco la voce ordinamento ricorre solo in Fiore CXXIII 10 con il signif. di 'comando, decreto'. Con uguale valore il termine è att. nei cronachisti coevi (Compagni e Villani), per cui vd. ordinamento in ED.