Vocabolario Dantesco Latino
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NOTA:
D. usa il v. in due occasioni e sempre nel signif. tecnico della capacità, propria di un'argomentazione o di una dimostrazione, di provare qualcosa. Così in Mon. III vii 8, si nega efficacia all'obiezione (instantia) di parte ierocratica che pone un'equivalenza fra l'autorità di un vicario e quella di chi lo delega: «quod si ita est, manifestum est quod nullus princeps potest sibi substituere vicarium in omnibus equivalentem: qua re instantia nullam efficaciam habet». Mentre in Questio 6 si dichiara che, fra gli argomenti avversari, se ne esamineranno cinque che sembrano mantenere una certa efficacia: «et arguebatur quod sic multis rationibus, quarum, quibusdam omissis propter earum levitatem, quinque retinui que aliquam efficaciam habere videbantur».