Vocabolario Dantesco Latino
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Mon. 1
altercatio, Mon. III xiii 2
NOTA:
Hapax nel lat. dantesco. Il sost. altercatio, att. a partire dall'età class., possiede il signif. generico di 'discussione, disputa, lite' (vd. ThLL s.v. altercatio I), ma è utilizzato anche con valore tecnico nel lessico proprio dell'ambito giuridico e politico (vd. ThLL s.v. altercatio II e III); nel linguaggio tecnico della filosofia, poi, altercatio vale dialogus, disputatio (vd. ThLL s.v. altercatio IV).
In età patristica, il signif. filosofico si tecnicizza ulteriormente in senso cristiano a indicare la discussione dottrinale vera e propria (vd. Blaise Patr. s.v. altercatio 1). Il lat. mediev. conserva i signif. individuati ma, in particolar modo, quello generico e quello tecnico filosofico e cristiano (vd. es. DMLBS s.v. altercatio).
L'uso dantesco della parola si inserisce nel solco della tradizione mediev.; D. ricorre una sola volta nelle sue opere lat. ad altercatio con il signif. più generale di 'disputa, discussione': non sembra essere assente, però, una sfumatura filosofica, dal momento che l'altercatio in questione potrebbe ben essere una 'discussione' di stampo - appunto - filosofico.
D. ricorre anche a contentio - generalmente sinon. di altercatio (vd. Corrispondenze) - in Mon. II vii 9, ma il termine in quel passo compare con una sfumatura agonistica che non permette di sovrapporlo completamente nell'uso ad altercatio.
Il sost. altercatio non è registrato dai principali lessicografi mediev., ma è att. da Firminus Verris (s.v. alterco): «Altercatio .tionis (...) iurgium, lis, contentio, litigium».