torqueo, torsi, tortum et torsum, ere (v.)

1. distorcere, deformare (Conte).
Ep. VI 7 Nempe legum sanctiones alme declarant, et humana ratio percontando decernit, publica rerum dominia, quantalibet diuturnitate neglecta, nunquam posse vanescere vel abstenuata conquiri [torqueri V]; nam quod ad omnium cedit utilitatem, sine omnium detrimento interire non potest, vel etiam infirmari; et hoc Deus et natura non vult, et mortalium penitus abhorreret adsensus.
2. volgere, ruotare (Conte).
Ep. XIII 5 Et si ad veram ac per se amicitiam torqueatur intuitus, nonne summorum illustriumque principum plerunque viros fortuna obscuros, honestate preclaros, amicos fuisse constabit?
Ep. 2

torqueri, Ep. VI 7
torqueatur, Ep. XIII 5

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Nel lat. dantesco il v. registra due occorrenze nelle Epistole.

In Ep. VI 7, la congettura conquiri è divenuta vulgata a partire dall'ed. Fraticelli (1857), il cui testo latino delle Epistole era a cura di Witte, come dichiarato a p. 432, al quale risale dunque la prima proposta testuale della forma conquiri, accettata da tutti gli editori successivi, i quali hanno sempre erroneamente ritenuto che conquĕri fosse la lezione tràdita da V, unico testimone di questa epistola, ma non accettabile perché non pertinente al contesto (conquĕri, infinito di conquĕror, signif. 'lamentarsi') e contro le regole di una clausola canonica di cursus planus in fine di periodo. Con l’intento di recuperare la presunta lezione tràdita in luogo della congettura vulgata conquiri, Rizzo, La lingua nostra, p. 555 ha proposto di conservare conqueri interpretandolo come infinito passivo di con-quaero, att. in ambito mediolat. nella forma monottongata conquēro, secondo la consueta grafia medievale, con l’aggiunta del prefisso al v. base senza apofonia, cui invece è soggetta la forma composta conquiro. La presunta lezione tràdita conqueri è stata poi rigettata da ReeveTestimoni unici, pp. 94-95 a fronte di un controllo paleografico che ha rivelato essere torqueri la lezione tràdita dal codice V, letta quindi correttamente e accettata a testo nell’editio princeps di Torri del 1842, p. 36, ma senza seguito negli editori successivi (con l'unica eccezione dell'ultimissimo editore Grévin 2023, p. 55, che alla luce del recente dibattito accoglie a testo torqueri). L'errata lezione conquēri è stata accettata a testo solo nell'edizione di Baglio Ep., p. 138, che l'attribuisce al ms. V e definisce erroneamente congettura di Torri la corretta lezione tràdita torqueri (vd. Varianti e/o congetture; Rizzo, Note, pp. 283-292 e Baglio Ep., p. 43). La lezione tràdita torqueri è accettabile sotto il profilo ritmico (sono rispettate le regole di una clausola di planus, polisillabo parossitono + trisillabo parossitono: abstenuáta torquéri) e sotto il profilo semantico: le legum sanctiones alme e l’humana ratio, contrariamente alle rivendicazioni dei Fiorentini ribelli, decretano e stabiliscono (declarant et decernit) che i publica rerum dominia, per quanto a lungo trascurati (quantalibet diuturnitate neglecta), non possono mai venir meno (numquam posse vanescere) e, per quanto del tutto indeboliti (abstenuata), non possono ‘essere deformati, distorti’ (torqueri). Sulla questione cfr. anche AlbanesePer il vocabolario, p. 171; Ead., Nel cantiere, p. 23 e nota 45.

In Ep. XIII 5 torqueo ricorre con il signif. di ‘volgere in altra direzione’ in rif. allo sguardo.

In volg. il v. trova corrispondenza nel latinismo torcere, ad alta frequenza nella Commedia, spesso con il signif. di ‘volgere in altra direzione’ rif. allo sguardo, per cui cfr. torcere in ED.  

Ep. VI 7: torqueri] torqueri V, Torri Ep., Grévin Ep., conquiri con. Witte apud Fraticelli Ep. (conquiri rell. edd.), conqueri con. Rizzo, La lingua nostra (Baglio Ep)., torqueri restituit Reeve, Testimoni unici

Voce corrispondente nelle opere volgari di Dante:
torcere, vd. ED (A. Bufano).
Latino classico e tardoantico:
ampiamente att. nel lat. class. Pertinente all’uso dantesco il signif. fig. di ‘distorcere, deformare’ e quello di ‘volgere, ruotare’ con rif. allo sguardo, per cui cfr. Forcellini s.v. torqueo I.1 e II.1; per la prima accezione vd. ad es. Cic. Caec. 77 iuris, rem et sententiam et aequitatem plurimum valere oportere, libidinis, verbo ac littera ius omne torqueri: vos statuite, recuperatores, utrae voces vobis honestiores et utiliores esse videantur (Conte; Castiglioni-Mariotti); per la seconda vd. ad es. Verg. Aen. IV 220 Talibus orantem dictis arasque tenentem / audiit Omnipotens, oculosque ad moenia torsit / regia et oblitos famae melioris amantis (MqDq).
Latino medievale:
si registrano gli stessi signif. del lat. class., per cui cfr. DMLBS s.v. torquere. 
Lessicografi medievali:

Papias (s.v. torquet/torqueo): torquet, involuit, lacerat, regit, iactat, implicat, innectit. Torqueo, -es, torsi, tortus et torsus antiquitus. Inde tortor, tortura, torques, torcular. Componitur extorqueo (Mirabile).
Uguccione, T 142, 1 (s.v. torqueo): torqueo, -es, -si, torsum vel tortum, idest cruciare, et torquere idest flectere vel volvere vel mittere, iaculari, unde tortilis, -le, tortiliter (DaMA).
Balbi (s.v. torqueo) = Uguccione (Mirabile).

Commentatori danteschi:
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Autore: Elena Vagnoni.
Data redazione: 01.06.2021.
Data ultima revisione: 08.06.2023.