alveolus, Eg. II 16
Hapax nel lat. dantesco. Il sost. ricorre in Eg. II 16 a definire l’esile corso d’acqua che, alimentato dalle sorgenti montane, attraversa il paesaggio bucolico delineato ai vv. 11-23. Per quanto il ruscello sia un elemento topico del locus amoenus, il termine non trova ulteriori att. nel lessico bucolico precedente e successivo a D. ed è anzi raro nel lat. class. e mediev. in relazione ai corsi d’acqua. Nel lat. class. l’occorrenza più rilevante in questo senso è fornita da Curt. VI 4, 4, mentre per le altre att. prevale il signif. di “vaso, contenitore” (es. Phaedr. II 5, 15 «alveolo ... ligneo»; Colum. VIII 5, 13 «totum ovorum numerum in alveolum ligneum conferat»; Iuv. V 88 «illud ... vestris datur alveolis quod / canna Micipsarum prora subvexit acuta»). Questa valenza semantica è preminente anche nel lat. mediev., dove alveolus designa più frequentemente contenitori per cibo e vivande, specialmente pane, a partire dall’att. biblica di Dn. 14, 32 citata da Uguccione. L’uso del sost. in rif. ai corsi d’acqua è prevalente nei testi in prosa, di carattere storiografico o documentario, mentre rarissime sono le att. poetiche. Nel complesso, le att. mediolatine si allineano ai signif. forniti dai lessicografi (cfr. Uguccione, L 106, 33 «alveolus, diminutivum tam alvei fluvii quam alvei vasis»), cui si aggiunge una serie di occorrenze rif. agli alveari delle api.
Nel lat. successivo a D., una significativa att. in rif. ai corsi d’acqua si rileva in Boccaccio, De montibus, s.v. Glanes: «versus Aritium tendens manu facto alveolo in Arnum effluit» (ALIM).Papias (s.v. alvus): alvus inde alveus, unde alvearia, unde alveolus. Alvus interius receptaculum cibi, venter aspectus ipsius partis extrinsecus (Mirabile).
Uguccione, L 106, 32-33 (s.v. luo): Et ab alvus hic alvulus -li diminutivum, et hic alveus -ei, venter fluviorum, unde hic alveus dicitur quoddam vas factum ad modum alvei fluvii in quo pedes lavantur et olera et carnes; unde hic alveolus, diminutivum tam alvei fluvii quam alvei vasis; unde illud “intriverat panes in alveolo” [Dn. 14, 32] (DaMA).
Balbi (s.v. alveolus; alvus) = Uguccione (Mirabile).