De vulg. 3
Ep. 1
Neologismo mediev. lessicale, derivato da marc(h)a 'regione di confine' (germ. *marka) con l'aggiunta del suffisso -io, di antica introduzione nella lingua latina, di cui si hanno att. fin dal IX sec. Inizialmente impiegato per designare i guerrieri responsabili del controllo delle frontiere, le marche, e successivamente specializzatosi per indicare i margravi durante il regime feudale; diviene poi titolo nobiliare che nella gerarchia araldica segue quello di duca (cfr. Stotz IV § 52.4; per le parole di origine germanica con suffisso in -io, coniate nella tarda latinità o nell’Alto Medioevo per i titoli di classe, ufficiali e professionali cfr. Stotz VI § 35.4.).
In Ep. V 1 i marchiones sono inseriti nella salutatio tra i governanti d’Italia destinatari della missiva; in De Vulg. I xii 5 il rif. è ai marchesi Giovanni I di Monferrato e Azzo VIII d’Este e di nuovo in De Vulg. II vi 4 ad Azzo VIII nell’esempio di gradus sapidus et venustus di costruzione. L’Ep. IV, tramandata dal solo ms. V, è priva di salutatio e la didascalia in cui compare il nome del marchese Moroello Malaspina («Scribit Dantes domino Moroello marchioni Malaspine») non è dantesca.
D. dispone la gerarchia nobiliare sempre in ordine decrescente di importanza: i marchesi ricorrono dopo i re, i duchi e prima dei conti, cfr. De vulg. I xvii 5, Ep. V 1, Conv. IV xi 14 («E cui non è ancora nel cuore Alessandro per li suoi reali benefici? Cui non è ancora lo buono re di Castella o il Saladino o il buono Marchese di Monferrato o il buono Conte di Tolosa o Beltramo dal Bornio o Galasso di Montefeltro»). Anche nell’invettiva di De vulg. I xii 5 si susseguono in ordine due re, due marchesi e altri magnati.
In volg. marchio trova corrispondenza nel sost. marchese che D. utilizza per i marchesi Opizzo II d’Este in Inf. XVIII 56 e Guglielmo VII di Monferrato in Purg. VII 134, quest'ultimo ricordato anche in Conv. IV xi 14, per cui vd. marchese ED. In Purg. XXIV 31, invece, Marchese è nome proprio di Marchese degli Orgogliosi, che fu podestà di Faenza nel 1296.
ampiamente att., cfr. Du Cange s.v. marchio («Marcae vel Marchae, seu Provinciae limitaneae Praefectus, Comes Marcae praepositus») e Blaise Mediev. s.v. III marchio.
Papias (s.v. marca): Marcha dicitur comitatus terre alicuius unde ipse marchio dicitur (Mirabile).