Vocabolario Dantesco Latino
www.vocabolariodantescolatino.it
att. nel lat. class. come generica figura adibita alla cura di cose o persone (vd. ThLL s.v. curator), appare maggiormente come ‘figura amministrativa atta alla cura della cosa pubblica’ (vd. Forcellini s.v. curator), ad es. Svet. Caes. Caligula XXVII 4 curatorem munerum ac venationum per continuos dies in conspectu suo catenis verberatum non prius occidit quam offensus putrefacti cerebri odore (Bibliotheca Augustana); nel lat. tardoant. il termine mantiene i medesimi signif. amministrativi e aggiunge il signif. legato alla medicina e alla salvezza ultraterrena (vd. Blaise Patr. s.v. curator); a titolo esemplificativo, Aug. Fel. II 8 Sed qui concipiunt timorem Dei, et per liberum arbitrium subdunt se sanandos optimo medico, et sicut bono curatori, ita et misericordi creatori, per humilitatem confessionis et poenitentiae sanantur (CC).
NOTA:
Come si evince dalle att. e dalla presenza esclusiva in Mon., il valore e il senso del termine si delinea sin dall'antichità come politico e delinea la figura dell'Imperatore. Il signif. del termine è assimilabile alla Def. n° 4 di cura (compito-dovere politico verso qualcuno o qualcosa).
Cfr. anche curo (in particolare Def. n° 2).