Hapax nel lat. dantesco, termine molto raro lemmatizzato solamente dai lessici di Forcellini e Arnaldi-Smiraglia, che ne registrano occorrenze nelle opere di medicina dello Pseudo Sorano. Il lemma non è att. nelle opere lessicografiche mediev. né nei commenti alla Commedia (cfr. Corrispondenze). Deverbale da reluctor, ampiamente att. con il signif. di ‘opporsi, lottare contro’ (composto di re- + luctor), da cui le traduzioni fornite dagli editori del sost. derivato: «pervicacia» (Frugoni Ep., Del Monte Ep., Jacomuzzi Ep.), «opposizione» (Lokaj Ep.), «indocilità» (Pastore Stocchi Ep.), «resistenza» (Villa Ep.), «riluttanza» (Monti Ep., Baglio Ep.). In Ep. VI 13 il deverbale reluctantia indica infatti la resistenza e l’opposizione dei Fiorentini ribelli all'imperatore e dunque al volere di Dio. Il lemma è ripreso al par. 14 dal v. reluctatus est («[...] et qui divine voluntati reluctatus est et sciens et volens, eidem militet nesciens atque nolens»).
Non si rilevano occorrenze del termine nell'italiano antico. La prima att. del sost. riluttanza/reluttanza è molto tarda e risale agli inizi del sec. XVII, per cui cfr. DELI s.v. riluttare e GDLI s.v. riluttanza.