Hapax dantesco assoluto, deverbale da conticeo, probabilmente coniato per analogia con i sost. classici obticentia e reticentia da obticeo e reticeo. Il v. conticeo è ampiamente att. con il signif. di ‘tacere, passare sotto silenzio’ (cfr. ThLL s.v. conticeo), da cui il valore di ‘reticenza, silenzio’ del sost. derivato, come interpretano concordemente gli editori (oltre a Frugoni, optano per silenzio Fraticelli Ep., Lokaj Ep.; traducono con reticenza Monti Ep., Jacomuzzi Ep., Pastore Stocchi Ep., Baglio Ep.; mentre Villa Ep. con riserbo). Sul lemma cfr. Albanese, Nel cantiere, p. 26 e Vagnoni, Sperimentalismo.
Per altre neoformazioni nominali nelle Epistole, cfr. anche scatescentia e sinistratio in VDL.