returgebit, Ep. VII 22
Att. solo in D. e nella lessicografia mediev. Neologismo mediev. (re + turgeo) di carattere effimero che non si è insediato stabilmente nel lessico della lingua latina. Prima di D., infatti, il v. è att. solamente in Uguccione e Balbi, registrato tra i composti di turgeo, e dopo D. ricorre soltanto nei lessici di Firmin Le Ver (1440) e di Guillaume le Talleur (1490) con il signif. di «iterum turgere». Cfr. anche avieo, conferto, pexo, prosayco in VDL; per approfondimenti cfr. Albanese, Nel cantiere, pp. 35-41 e Vagnoni, Interazione, pp. 387-389.
D. utilizza il composto returgeo, in rapporto di correlazione temporale con turgesco, con lo specifico signif. metaforico di ‘gonfiare, scoppiare di nuovo’ in rif. alle rivolte politiche delle città del nord Italia che, seguendo l’esempio di Firenze, si ribellano all’imperatore: la rabies di Brescia e Pavia si gonfierà («rabies inopina turgescet») e, una volta sedata, un’altra rabies ‘si gonfierà, scoppierà di nuovo’ a Vercelli o a Bergamo («mox alia Vercellis vel Pergami vel alibi returgebit»). Il v. composto in luogo del v. base, oltre a conferire una specifica sfumatura semantica, è funzionale anche per ottenere una corretta clausola di cursus velox, «álibi returgébit», non realizzabile con il semplice turgeo.
Nei due volgarizzamenti trecenteschi di Ep. VII «mox alia Vercellis vel Pergami vel alibi returgebit» viene tradotto con «incontanente un’altra rabbia rienfierà a Vercegli o a Bergamo o altro» (volg. A) e «incontanente un’altra rabbia si rivolgerà o in Vercelli, o in Bergamo o altrove» (volg. B).
Per i composti verbali con prefisso re- nel lat. mediev. cfr. Stotz VI § 123.
Uguccione, T 150, 3 (s.v. turgeo): Turgeo componitur conturgeo, deturgeo, disturgeo, inturgeo, perturgeo, obturgeo, returgeo, et hinc inchoativa. Turgeo et eius composita sunt neutra et faciunt preteritum in -si et supinum in -sum, licet et preterita et supina talium verborum non sint in frequenti usu (DaMA).
Balbi (s.v. turgeo) = Uguccione (Mirabile).