De vulg. 2
Mon. 4
deponendi, Mon. II v 9
deponere, De vulg. I iii 2; I xv 7
depositus, Mon. III vi 1
deposuit, Mon. II viii 6; III xi 3
Il v. deponere nel lat. class. possiede numerosi signif. In senso proprio vale generalmente «deorsum ponere» (ThLL s.v. depono I). In senso più ampio il v. si declina secondo diverse sfumature di senso: equivale, infatti, ora a «deponendo omittere, abicere, exuere» (ThLL s.v. depono II A 1), «deducere, detrahere, demittere» (ThLL s.v. depono II A 2), deicere (ThLL s.v. depono II A 3) e «demoliri, destruere» (ThLL s.v. depono II A 4). In alcuni casi specifici, poi, deponere vale «asservandi, custodiendi causa collocare, commendare, credere» (ThLL s.v. depono II B 1) e sepelire (ThLL s.v. depono II B 2).
I medesimi signif. ricorrono anche nel lat. mediev., dove il v. possiede anche alcune specializzazioni semantiche in unione con termini specifici (es. deponere comam indica l’atto di ricevere la tonsura; vd. DMLBS s.v. deponere 4 c).
D. utilizza il v. ora a indicare l’atto fisico di collocare qualcosa in qualcos’altro (De vulg. I iii 2 e I xv 7), ora l’atto di abbandonare qualcosa (Mon. II v 9 e II viii 6), ora l’atto di deporre qualcuno dalla sua carica (Mon. III vi 1 e III xi 3). D. impiega anche il termine collegato depositio.
Deponere, inoltre, compare anche in Eg. III 31-32: «Nec mora: depostis calamis maioribus inter, / arripio tenues et labris flantibus hysco».
il termine è ampiamente att. nel lat. class. e tardoant., ove possiede differenti sfumature semantiche (vd. Nota). Di particolare importanza, poiché ricorrenti nell’uso dantesco, sono le equivalenze del v. con «deorsum mittere, ponere» (Forcellini s.v. depono A I 1) e con «abiicere, demittere, omittere, relinquere» (Forcellini s.v. depono A II).
il v. è att. con abbondanza nel lat. mediev., ove ricorre generalmente con i medesimi signif. individuati per il lat. precedente (vd. supra e Nota).
Papias (s.v. deponere): Deponere: commendare, solvere, dimittere, de sublimi deprimere (Mirabile).
Uguccione, P 107, 17 (s.v. pono): (...) depono -is, deorsum a sede vel dignitate ponere (DaMA).
Balbi (s.v. pono) = Uguccione (Mirabile).