coathleta, -e (s.m.)

1. avversario (Chiesa-Tabarroni Mon.).
Mon. II viii 10 «O altitudo divitiarum scientie et sapientie Dei», quis hic te non obstupescere poterit? Nam conantem Alexandrum prepedire in cursu coathletam romanum tu, ne sua temeritas prodiret ulterius, de certamine rapuisti.
Mon. 1
coathletam, Mon. II viii 10
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Hapax nel lat. dantesco (e probabile neoformazione indipendente in D.). Non att. in lat. class., non registrato dal ThLL né dai dizionari, hapax dantesco e – almeno alla luce della consultazione delle banche dati testuali – vi è una sola altra occorrenza in lat. mediev. (nelle Epistolae Cantuarienses, vd. Corrispondenze); ad essa si deve aggiungere l’att. del v. corrispondente coathletizo nella traduzione del De ecclesiastica Hierarchia di Dionigi l’Aeropagita, eseguita da Ilduino [p. 1461 ed. Chevallier]: «Si enim in anima et corpore deo amabilem uitam dormiens obiit, honorandum est cum sancta anima et coathletizans ei corpus secundum sacros sudores» (LLT); inoltre, il vocabolo è impiegato da un padre Bollandista nel tradurre un distico greco su Nicomedia, vd. AASS Iun. III, col. 41C): il termine è dunque una possibile neoformazione dantesca, che nel contesto della metafora atletica renderebbe il concetto di 'avversario' in modo meno ostile che non adversarius. Coathleta individua 'colui che compete allo stesso tempo e per lo stesso obiettivo', mentre adversarius (che appare due volte nel lat. dantesco, di cui una nella Mon. in contesto ben più connotato politicamente) sottolinea l’opposizione, politica (come nelle Ep.) o una contrapposizione di opinioni in una disputa (come nella Mon.). L’unica occorrenza mediev. att., peraltro, non sembra implicare l’idea di competizione in alternativa, ma solo quella di compagnia nell’agone, così come anche il verbo usato da Ilduino. Anche se la parola non è stemmaticamente in dubbio, le perplessità di alcuni copisti di fronte alla parola dimostrano indirettamente la sua particolarità. L’anonimo traduttore della Mon. scrive “coathleta”, introducendo il grecismo nel volgare;  Ficino, invece, se ne discosta, traducendo semplicemente “popolo romano”.
Mon. II viii 10: coathletam] coathletam B, C, H, K, L, M, T, U, Z et edd., athellatarum A, coalecam D, quo athleta E, R, quo athletam F, G, N, P, Y, coathleta Ph, V, et athletam S
Voce corrispondente nelle opere volgari di Dante:
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Latino classico e tardoantico:
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Latino medievale:
Epistolae Cantuarienses, 482 beati martyris nostri Thome (.‥) et in causa socios et in pugna coathletas (DMLBS).
Lessicografi medievali:
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Commentatori danteschi:
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Autore: Riccardo Macchioro.
Data redazione: 27.02.2020.