Mon. 1
decretalistas, Mon. III iii 9
Hapax nel lat. dantesco. La scarsità di att. del termine non solo nelle opere lat. dantesche ma anche nella produzione mediev. (l’unica occorrenza registrata in CDS è Raimondo Lullo, Pract. tab. 6) lascia intravedere la sua sostanziale rarità.
Il vocabolo indica i commentatori delle decretali successive al Decretum, distinguendoli dai decretiste che, a un livello più alto, si dedicavano all’interpretazione del Decretum stesso (cfr. Chiesa-Tabarroni, Mon. III iii 9, p. 163, n. ad loc., da cui dipende la precisazione alla Definizione proposta).
Oltre a decretalista, D. impiega anche i termini collegati decretalis e decretum.
Raimondo Lullo, Pract. tab. 6 (...) iurista, qui considerat ius positivum, non considerat naturaliter ipsum (…) sed secundum opiniones et occasiones; sicut decretalista, qui non considerat naturaliter, quare bonitas est ratio, bono, ut producat bonum, neque magnum bonum ratione magnitudinis sed voluntarie (LLT).