1. soporifero, che fa dormire (
Castiglioni-Mariotti).
Eg. IV 13 fronde soporifero gravis incumbebat odori;
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Hapax nel lat. dantesco; composto di
sopor e
fero, già att. nel lat. classico e raro nel lat. mediev. (cfr. gli altri composti nominali delle
Egloge dantesche:
alipes,
astricola,
circumfluus,
curriger,
longevus,
prepes,
vatificus,
virgifer in
VDL). D. utilizza l’agg. in
Eg. IV 13 per designare metonimicamente il papavero («soporifero ... odori», vd.
odor in
VDL), dietro suggestione di
Giovanni del Virgilio,
Eg. III
54-56 «circiter origanum redolet; quoque causa soporis / herba papaveris est, oblivia, qualiter aiunt, / grata creans» (
Poeti d'Italia).
L’uso dantesco del termine è da ricondurre al passo virgiliano di Aen. IV 486, dove il composto registra la sua prima att. proprio in riferimento al papavero (associazione ripresa da Ov. Fast. IV 531; Trist. V 2, 24, con ulteriori esiti nel latino mediev. e umanistico). Ma se la fonte del luogo dantesco è Virgilio, la collocazione del composto nella struttura metrica del verso riflette quella delle successive att. poetiche di soporifer, ossia la seconda posizione nell’esametro.Si tratta dell’unica att. del termine nel lessico bucolico, precedente e successivo a D.; tra le att. quattrocentesche dell’agg. cfr.
Strozzi,
Erot. I 6, 71 «Illa
soporiferum liquido cum melle papaver / miscuit et variis gramina secta locis» (
Poeti d’Italia), dove occorre in rif. al papavero, sulla scorta di Virgilio. Per un'analisi lessicale di questo composto cfr.
Dadà,
Sui composti nominali, p. 38.
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Voce corrispondente nelle opere volgari di Dante:
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Latino classico e tardoantico:
varie (cfr.
Forcellini;
OLD s.v.
soporifer). Tra le più significative in relaz. all’uso dantesco:
Verg.
Aen. IV 486 Spargens umida mella
soporiferumque papaver (
MqDq);
Ov.
Fast. IV 531 Illa
soporiferum, parvos initura penates, / colligit agresti lene papaver humo (
MqDq);
Trist. V 2, 24 Litora quot conchas, quot amoena rosaria flores, / quotve
soporiferum grana papaver habet (
MqDq).
Latino medievale:
rare, tra cui:
Miracula Niniani (VIII s.) 214 cumque
soporifera torpebant omnia nocte (
MGH);
Gonzo di Florennes,
Miracula Gangolfi (XI s.) 2, 100 fluvio inebriatus vel
soporifero papavere saturatus (
LLT);
Vita Leonis IX (XI s.) II 22 stupidus domnus apostolicus dat fessa
soporifere quieti membra (
LLT);
Gunther,
Ligurinus IV 1 Iamque
soporifere decurso limite noctis (
MGH).
Lessicografi medievali:
Papias (s.v. soporo): Soporo, soporas, soporatus. Componitur soporifer (Mirabile).
Uguccione, S 194, 4 (s.v. sopio): Item sopor componitur soporifer -a -um, idest somnifer, idest soporem ferens (DaMA).
Balbi (s.v. soporifer): soporifer -ra -rum, penultima correpta, idest somnifer, soporem ferens, a sopor et ferens (Mirabile).
Commentatori danteschi:
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Autore: Veronica Dadà.
Data redazione: 03.06.2022.