Hapax nel lat. dantesco; il v. ricorre in Eg. II 44, entro l’auspicio espresso da Titiro-Dante di ricevere la laurea poetica nella natia Firenze. Incoativo di flaveo, propriamente nel signif. di 'diventare biondo, biondeggiare', nel passo di Eg. II vale in senso lato 'risplendere di giovinezza' (cfr. Albanese Eg., p. 1713). Il rif. alla chioma splendente, con cui il v. è già att. nel lat. class. e più raro nel mediolatino, indica infatti per metonimia la giovinezza di D. trascorsa sulle rive dell’Arno (cfr. Sarnus in VDL, Arno in ED). Il v. si contrappone semanticamente all’agg. canus, con cui sono evocati i capelli di D. nella proiezione della laurea fiorentina conferita in vecchiaia, al termine della sua maturazione poetica («abscondere canos / fronde sub inserta»; cfr. canus, capillus, frons, insero in VDL).
Il termine sarà ripreso da Giovanni del Virgilio, in forma e sede metrica invariata, nel responsorio di Eg. III 44-45 «o si quando sacros iterum flavescere canos / fonte tuo videas et ab ipsa Phillide pexos» (Poeti d’Italia), dove è riproposta anche l’opposizione semantica con l’agg. canus. Nella poesia trecentesca il v. torna in Boccaccio, Bucc. V 105 «Solitos flavescere campos / en vacuis plenos prospecto horrescere avenis» (Poeti d’Italia); XV 5 «Quid montes spectem? Video flavescere campos» (Poeti d’Italia), ma in rif. ai campi.
varie att. (cfr. ThLL s.v. flavesco, 1c); tra le più significative in relazione all’uso dantesco: Ov. Met. V 560 et artus / vidistis vestros subitis flavescere pennis (MqDq); VI 718 Mox pariter pennae ritu coepere volucrum / cingere utrumque latus, pariter flavescere malae (MqDq); Prud. C. Symm. II 657 senium omne renascens / deposui vidique meam flavescere rursus / canitiem (MqDq). Per la costruzione del verso cfr. anche: Sidon. 17, 13 Non panes Libyca solitos flavescere Syrte / accipiet Galli rustica mensa tui (MqDq).
Papias (s.v. flaveo): flaveo, -es, unde flavesco, idest resplendeo (Mirabile).
Uguccione, F 71, 1 (s.v. flaveo): Flaveo, -es, idest esse vel fieri flavum, unde flavesco, -scis inchoativum et flavus, -a, -um, idest albus vel rubeus (DaMA).
Balbi (s.v. flaveo) = Uguccione (Mirabile).