Mon. 3
athletizantibus, Mon. II viii 1; II viii 2; II viii 15
Hapax dantesco assoluto. Il v. non risulta att. nel lat. class., tardoant. e mediev., non compare nei lessicografi mediev. e non è registrato nei maggiori repertori della lingua lat. In mancanza di dimostrate att. precedenti, dunque, è possibile che athletizare sia un neologismo coniato da D.
Il termine risponde alle regole di neoformazione verbale in -izo attive nella temperie culturale dantesca (vd. es. auctorizo): a una base, athleta (sost. peraltro utilizzato da D.) è accostato il suffisso -izo a formare un v. che sembra un prestito dal greco ma, in realtà, non lo è (il v. corrispondente, infatti, sarebbe ἀθλέω; vd. Favero, Qualche considerazione). La scelta di impiegare un v. simile - che in Mon. ricorre solamente in funzione di participio sostantivato a indicare coloro che partecipano a una gara - ben corrisponde alla predilezione dimostrata da D. per il lessico proprio dell'agonismo; D., inoltre, ricorre anche ai termini correlati athlotheta e coathleta.
Il v. doveva risultare difficoltoso agli occhi dei copisti che hanno prodotto i codd. che tramandano Mon.: spesso, infatti, la parola ricorre caratterizzata da fraintendimenti e sviste (vd. Varianti).
Mon. II viii 1: athletizantibus] athletizantibus B, C, D, E, F, G, H, K, M, N, P, Ph, R, S, T, U, V, Y, Z et edd., Athellizantibus A, athleti zauribus L
Mon. II viii 2: athletizantibus] athletizantibus B, C, D, E, F, G, H, K, M, N, P, Ph, R, S, T, U, V, Y, Z et edd., Athellizantibus A, concedit benedicat et Petrus Nullum dubium est quin prevalentia in athletis L
Mon. II viii 15: athletizantibus] athletizantibus B, C, D, E, F, G, H, K, L, M, N, P, S, T, U, V, Z et edd., attelizantibus A, atthetinçantibus Ph, athleçantibus R, Y