Mon. 5
pugile, Mon. II ix 11
pugiles, Mon. II ix 9
pugilibus, Mon. II ix 15
pugilum, Mon. II vii 9; II vii 13
Nel lat. class. il sost. indica tecnicamente l’atleta che si dedica al pugilato (vd. ThLL s.v. pugil 1); a partire dall’alto medioevo a questo senso si affianca un signif. più generico, per cui pugil è colui che combatte (ThLL s.v. pugil 2).
Più specificamente, il lat. mediev. impiega il termine come sinonimo di campio, «qui pro alio certamen et duellum suscipiebat» (vd. Du Cange s.v. pugil) e di duellio (vd. Uguccione, B 83, 28, s.v. bonus: «duellio -nis, idest pugil», DaMA): a questo ambito semantico si può ricondurre l’impiego del termine in Mon.
D. in Mon. utilizza il sost. a indicare esclusivamente coloro che contendono in un duello giudiziario (cfr. Mon. II vii 9: «Certamine vero dupliciter Dei iudicium aperitur: vel ex collisione virium, sicut fit per duellum pugilum, qui duelliones etiam vocantur»). Il vocabolo è parte di quel lessico agonistico che pare congeniale a D.: vd. es. anche agonista, arbiter, athleta, bravium, certamen, duellio, gignasium, palestra.
La parola corrispondente nell’uso a pugil nella produzione volgare è campione (in ED), che possiede ora un signif. conforme a quello di Mon. (anche se a indicare specificamente i 'campioni della fede'), ora se ne discosta indicando coloro che ingaggiano una lotta fisica e avvicinandosi, così, all’uso classico della parola.
Papias (s.v. pugil): Pugil: pugnator, percussor a pugno vel a pugione dictus. Pugil: pancratiarius (Mirabile).
Osberno (s.v. pugno): (…) pugil -is .i. victor (Mirabile).
Uguccione, P 122, 21 (s.v. pungo): (…) pugil -is, qui certat pugnis (DaMA).
Balbi (s.v. pugil) = Uguccione (Mirabile).